Vandalizzato a Gergei il Parco della Memoria, danneggiate una decina di sagome: “Saranno ripristinate prima dell’inaugurazione”
“Non è la prima volta che il bene di Su Piroi subisce dei danneggiamenti, ma anche stavolta li ripareremo e porteremo avanti il nostro progetto” spiega Giampiero Farru di Libera Sardegna. Le sagome rappresentano le oltre mille vittime innocenti delle mafie.
Il Parco verrà inaugurato il prossimo 13 dicembre alla presenza di don Luigi Ciotti
Cagliari, 6 dicembre 2019
Un atto vandalico inaccettabile, un gesto contro chi si impegna per non dimenticare chi ha sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia. Ignoti hanno vandalizzato nei giorni scorsi a Gergei il Parco della Memoria, un’installazione realizzata da Libera Sardegna con la collaborazione del Csv Sardegna solidale nel bene confiscato di Su Piroi e che sarà inaugurata il prossimo 13 dicembre alla presenza di don Luigi Ciotti. Nel Parco sono state collocate oltre mille sagome (1011, per l’esattezza) che rappresentano ciascuna delle vittime innocenti delle mafie e i cui nomi vengono letti il 21 marzo in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
“Le sagome danneggiate sono una decina” spiega il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, “e saranno ripristinate prima dell’inaugurazione del 13. Non è la prima volta che il bene di Su Piroi subisce dei danneggiamenti, ma anche stavolta li ripareremo e porteremo avanti il nostro progetto. Quello del Parco della Memoria è infatti uno spazio unico in Italia, in un bene che da tempo è un centro di incontro del volontariato in Sardegna e che ogni estate ospita i campi di impegno e di formazione di Libera”.
Quello di Su Piroi è infatti uno delle centinaia di beni che, confiscati alla criminalità e grazie alla legge 109/96, si è trasformato in luogo di lavoro, di formazione, di cultura, di accoglienza e servizio.
Il Parco della Memoria ha il pregio di restituire visivamente e fisicamente il dramma di tante vite spezzate, il cui ricordo costituisce una forza che è stata data in eredità a tutti coloroche vogliono combattere per la giustizia e la legalità. Perché, come ha detto don Ciotti, “abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di chi è stato assassinato e nei confronti delle famiglie. Sono morti ma sono ancora vivi perché le loro speranze devono camminare sulle nostre gambe. Dobbiamo essere noi più vivi, più veri, più coraggiosi per costruire ancora più vita”.
Ogni sagoma è alta circa un metro e ottanta e riporta i nomi e una breve biografia di ognuna delle oltre mille vittime innocenti. Il progetto di Libera Sardegna è partito oltre un anno fa. Da luglio scorso è iniziata poi l’installazione delle sagome, che si è conclusa a fine ottobre. Nei giorni scorsi la scoperta dei danni, a pochi giorni dall’apertura già fissata per venerdì 13 dicembre e alla quale parteciperanno centinaia di studenti provenienti da tutta la Sardegna.
“Sarà un momento importante perché insieme al Parco verrà inaugurata anche la nuova stagione di Scuola & Volontariato, un progetto che vede coinvolti quasi cento istituti superiori di tutta l’isola che hanno attivato per i loro studenti dei progetti educativi di concerto con le associazioni di volontariato del territorio” prosegue Farru.
Il Parco della Memoria andrà ad arricchire in progetto di rilancio del bene, che in questi anni ha stabilmente ospitato i campi di formazione e di impegno Estate Liberi, richiamando decine di ragazzi provenienti da tutt’Italia. “Con il Parco sarà impossibile dimenticare e sarà più facile ricordare”, conclude il referente di Libera Sardegna.