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“I Volontari? Fattore di rinnovamento della politica italiana”

20 aprile 2012

Il 13 aprile scorso, presso l’Istituto Luigi Sturzo a Roma, il Programma dei volontari delle Nazioni Unite (UNV) e il Laboratorio per la sussidiarietà (LABSUS), in collaborazione con il Centro per la documentazione sul volontariato, hanno presentato in Italia il Rapporto sullo Stato del Volontariato nel Mondo (RSVM).

Il primo Rapporto sullo Stato del Volontariato nel Mondo è stato lanciato il 5 dicembre 2011 durante la 66esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York e in oltre 80 paesi in tutto il mondo. Il Rapporto promuove una migliore comprensione del fenomeno del volontariato, ne dimostra il carattere universale, ne descrive le dimensioni e gli obiettivi e ne individua le più recenti dinamiche. Stimolando nuove riflessioni sul tema del volontariato, il Rapporto sullo Stato del Volontariato nel Mondo offre une visione alternativa di una società migliore.

I lavori sono stati coordinati dal prof. Gregorio Arena, presidente di LABSUS e del Centro di documentazione sul volontariato, il quale nell’intervento conclusivo, analizzando il ruolo del volontariato nella crisi della politica, ha affermato:

"Il 92% degli italiani non si fida dei partiti, mentre il 70% dice di fidarsi delle organizzazioni di volontariato.

I volontari potrebbero quindi rivelarsi un fattore di rinnovamento della democrazia italiana poiché operano nell’interesse generale, impegnandosi quotidianamente per prendersi cura in maniera disinteressata sia di persone in condizioni di disagio, sia dei beni comuni.

In Italia ha prevalso e prevale l’interesse personale e familiare, mentre una classe dirigente degna di questo nome deve invece farsi carico dell’interesse generale, come fanno i volontari, anche rinunciando in parte ai propri interessi individuali".

L’intervento del Prof. Arena è l’occasione per aprire il dibattito sul contributo che il volontariato può e deve dare per far uscire la politica dalle logiche privatistiche e della cura degli interessi individuali che hanno danneggiato e continuano a danneggiare il nostro Paese.