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DAL PROGETTO FQTS: IDEE PER UN NUOVO MODELLO DI WELFARE

18 maggio 2012
Quasi 300 persone, tra dirigenti e responsabili di cooperative, associazioni e organizzazioni di volontariato, provenienti da sei regioni del Sud, si sono ritrovati a Napoli per il seminario di apertura del progetto FQTS per la formazione dei quadri del Terzo Settore promosso da Forum Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e ConVol, Conferenza Permanente Associazioni Federazioni e Reti del Volontariato.
 
Al centro della tre giorni, che si è svolta a Napoli dall’11 al 13 maggio 2012, il tema della costruzione di reti fra i diversi soggetti del non profit; dell’impegno sociale e della responsabilità, valori alla base del terzo settore e del volontariato, che costituiscono nuovi modelli di partecipazione democratica dei cittadini per rispondere alla crisi che il nostro Paese sta attraversando.
 
Questa terza annualità, che la Fondazione con il Sud ha deciso di rendere stabile assicurando il finanziamento, prende il via in coincidenza con l’approvazione del Piano Sociale per il Sud, presentato l’11 maggio dal Governo Monti, che stanzia 2,3 miliardi di euro per misure dedicate alla lotta alla povertà, al sostegno agli anziani e alla non autosufficienza, ai giovani e all’infanzia e per azioni a favore della legalità.
 
Il Piano – commentano i promotori del progetto: – che ha un certo rilievo sotto il profilo economico, è stato realizzato nell’ottica di dare risposte in direzione della crescita del Sud. Tuttavia questa azione non rappresenta una soluzione definitiva alle situazioni di forte disagio che colpiscono i singoli individui e le organizzazioni di terzo settore che operano nei territori”.
Infatti, le reti e le singole organizzazioni presenti alla tre giorni hanno fatto proprio e rilanciato il grido di sofferenza del terzo settore meridionale, schiacciato dai vergognosi ritardi nell’erogazione, da parte delle regioni e degli enti locali, delle risorse destinate ai servizi regolarmente prestati dopo la sottoscrizione di puntuali contratti.
 
“A fronte di questo intervento governativo – continuano i promotori – il nostro primo impegno, come realtà coinvolte direttamente nel sostegno alla sua attuazione, deve essere quello di dare un contributo per utilizzare al meglio le risorse a disposizione. A partire dal progetto FQTS, che rappresenta un primo passo per porre le basi e mettere a sistema il nostro impegno, siamo in grado di proporre un nuovo modello di welfare, sussidiario, in cui il ruolo del volontariato e del terzo settore non sia quello di tappabuchi dello Stato. Siamo infatti una risorsa da sempre a disposizione, in termini di valori e d’identità, di esperienza, relazionalità, di occupazionalità e di servizi, che dobbiamo riuscire a valorizzare nell’interlocuzione con il Governo, con le Regioni e con gli Enti locali”.
 
Il percorso continua in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia con diversi laboratori che coinvolgeranno circa 160 partecipanti in attività regionali e interregionali, tutti i partecipanti alle due precedenti edizioni nella formazione continua e altre centinaia di soggetti di terzo settore, del privato sociale e profit, della pubblica amministrazione e dei corpi intermedi.