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Cooperazione e risorse comuni. Il contributo dell’azione non istituzionale

12 aprile 2013

La cooperazione internazionale, nei suoi 60 anni di vita, ha mostrato come le buone intenzioni e l’entusiasmo non siano sufficienti ad ottenere risultati efficaci e sostenibili nel tempo neppure se accompagnate da significative risorse economiche. Per evitare che la cooperazione fra i popoli si riduca ad una forma di elemosina istituzionalizzata, è necessario quindi che le politiche di aiuto siano attuate da esperti del settore in grado di unire alle buone intenzioni un’adeguata preparazione, una seria e corretta impostazione, e dunque una grande competenza.

Per questo motivo in questi anni sono nate anche in Italia, sotto svariate discipline, decine di corsi di laurea e master che si ispirano e si orientano alla cooperazione allo sviluppo e che rappresentano un vero salto qualitativo nella formazione dei giovani su questo tema.

Questi corsi di laurea e di alta specializzazione si prefiggono come obiettivo di fornire competenze che consentano di ideare, progettare ed attuare programmi e progetti integrati di aiuto allo sviluppo, con particolare riferimento all’ambito sociale ed economico, al rafforzamento istituzionale nel campo dei diritti umani, della democrazia, delle istituzioni del governo locale.

Il mondo accademico molto spesso però non ha la possibilità di fornire ai suoi studenti degli esempi pratici di studi di fattibilità, progettazione, messa in atto e gestione di interventi di sviluppo nei Paesi del Sud del mondo e di educazione allo sviluppo sul territorio regionale.

Per questo motivo il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni in collaborazione con l’Osvic propone un ciclo di seminari su cooperazione allo sviluppo e gestione delle risorse comuni che consenta di approfondire la conoscenza di un tema critico nelle azioni di sostegno allo sviluppo grazie all’esperienza specifica, insieme all’Osvic, di esperti provenienti da vari ambiti del settore no profit che arricchiranno ulteriormente l’offerta formativa.

L’OSVIC (Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano) nato ad Oristano nel 1981 è l’unica ONG esistente sul territorio regionale e fa parte della FOCSIV. E’ riconosciuta idonea, dal Ministero degli Affari Esteri ai sensi della legge 49/87, a svolgere attività di informazione e formazione in Sardegna e a realizzare progetti di cooperazione internazionale e di promozione umana in Africa e in America Latina.

 

Obiettivi del seminario sono quelli di

1.      Far conoscere le modalità con le quali si costruisce, in un progetto di cooperazione allo sviluppo, la considerazione della gestione delle risorse comuni;

2.      Accrescere le competenze tecniche e pratiche degli studenti in accordo con quelle teoriche acquisite durante il percorso didattico – formativo del corso di laurea;

3.      Fornire ai partecipanti conoscenza delle abilità e degli strumenti necessari a lavorare in Organismi Non Governativi, attivi nel campo della cooperazione allo sviluppo.

Calendario

11 aprile– ore 16-19

Beni comuni in Sardegna. Campagne informative e sostegno alla società civile

Paola Gaidano (coordinatrice OSVIC)

 

23 aprile– ore 16-19

Sovranità alimentare nei campi profughi

Rossella Urru (cooperante CISP)

 

2 maggio – ore 16-19

Il controllo della terra e la progettazione per la cooperazione

Maurizio Mulas (docente di agronomia università di Sassari- Responsabile progettazione OSVIC)

 

3 maggio, ore 9.30-12.30

Risorse comuni e conflitto in Africa. L’esperienza della centrale idroelettrica di Madunda (Tanzania)

Piera Freccero (City &Guilds)

 

16 maggio, ore 16-19

Gestire l’acqua. Modelli a confronto

Roberto Silvano (ingegnere idraulico, già direttore generale dell’Ente Acque della Sardegna)

 

I seminari si terranno nell’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche o in altra aula che verrà tempestivamente comunicata

 

Destinatari

Studenti delle lauree magistrali in Governance e Sistema Globale e in Politica, Società e Territorio per i quali si prevede il riconoscimento di 2 crediti formativi

Impegni degli studenti

Stesura di una relazione originale di 3000 parole su uno degli argomenti presentati dai relatori, a scelta.

 

L’iscrizione al programma di attività deve essere inoltrata per e-mail al Prof. Giovanni Sistu (sistug@unica.it) entro il 9 aprile 2013. Nella domanda di iscrizione occorre indicare il proprio nome e cognome, il corso di laurea e l’anno, un recapito telefonico. Per ulteriori informazioni gli studenti possono inviare un messaggio all’indirizzo di posta elettronica già indicato.