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Conclusa la Seconda Conferenza Organizzativa CSVnet – Cagliari, 5-7 novembre 2010

20 novembre 2010

Si è conclusa con l’approvazione del documento assembleare di mandato la Seconda Conferenza organizzativa di CSVnet svoltasi a Cagliari, dal 5 al 7 novembre 2010, presso il Campus di Tiscali. Di seguito il Documento Finale approvato.

 
 

II Conferenza Organizzativa di CSVnet

La seconda Conferenza Organizzativa di CSVnet, avviata a Roma il 26 ottobre 2010, e conclusa a Cagliari nei giorni 5 – 6 – 7 novembre 2010

visto

– il percorso, le indagini e i documenti preparatori della Conferenza Organizzativa
– i contributi pervenuti dai CSV, dal mondo del volontariato e dalle relazioni ed interventi del 26 ottobre 2010
– la relazione del presidente con la quale sono stati aperti i lavori di Cagliari
– le sintesi prodotte dei cinque gruppi di lavoro articolati al suo interno
– l’ampia partecipazione sia dei volontari impegnati negli organismi dirigenti sia degli
operatori dei CSV soci di CSVnet

considerato

– il consolidamento del Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato avvenuto in questi anni
– il difficile scenario che attualmente il paese sta vivendo nell’attuale crisi economica

APPROVA

il Manifesto “CSVnet e Territorio”, adottando i contenuti de “ I Territori di Frontiera –
organizzare la sussidiarietà in territori e con territori ad alta complessità: reti, autonomie ed integrazioni per il volontariato”

ASSUME

le sintesi prodotte dai cinque gruppi di lavoro

DA’ MANDATO

agli attuali organi sociali di CSVnet nel corso del 2011 di individuare percorsi, metodi e
strumenti per svilupparne le proposte e per la loro attuazione, impegnando in modo particolare gli stessi a:
1. rafforzare e valorizzare l’ ascolto della base del sistema di CSVnet;
2. potenziare il ruolo dei Centri di Servizio quali soggetti che concorrono allo sviluppo delle comunità locali;
3. rendere gli organi sociali di CSVnet sempre più agili e semplificati, capaci di rispondere alle necessità di un governo partecipato ed efficace, anche attraverso modifiche statutarie da attuarsi entro la fine dell’attuale mandato;
4. consolidare l’identità e la coerenza del sistema attraverso processi di formazione ai ruoli e strumenti di verifica della relazione e delle regole associative;
5. potenziare l’azione di rappresentanza dei Centri di Servizio per il Volontariato
6. sostenere e favorire la rappresentanza del volontariato, anche sui territori attraverso l’azione dei Centri di Servizio per il Volontariato.
7. monitorare, promuovere, rafforzare e consolidare il ruolo e le funzioni dei livelli regionali del sistema CSV

 

MANIFESTO

CSVnet e territorio

1. Le componenti del SistemaCSV si riconoscono elementi costitutivi dello
stesso sistema e, in quanto tali, organicamente interdipendenti. Esse sono
accomunate da valori (vision) e finalità (mission) nonché regole e modelli
operativi e rendicontativi. Diverse per dimensione, configurazione e natura
giuridica, si coordinano, si integrano, si sostengono, cooperano al fine di
conseguire la massima qualità nella promozione e nello sviluppo del
volontariato, secondo i tratti identitari e le funzioni espressi dalla Carta dei
Valori del Volontariato.

2. Il SistemaCSV intende perseguire e promuovere processi di identità e di
sviluppo sostenibili ed efficaci, ancorati irrinunciabilmente ai territori dove le
organizzazioni di volontariato nascono, crescono ed operano. CSVnet, con un
respiro europeo e mondiale, agevola l’azione di promozione del volontariato
italiano e riconosce il territorio come spazio relazionale attivo, come progetto
collettivo basato sulla democrazia, la solidarietà e la sussidiarietà, come
patrimonio in cui si sedimentano conoscenze, saperi, cultura, abilità,
esperienze, risorse, valori.

3. Le componenti del SistemaCSV – nei limiti fissati dal mandato istituzionale –
sono chiamate ad essere attori portatori di intenzionalità nei territori di
rispettiva pertinenza, attivando allo scopo opportune sinergie e coerenti
alleanze. Esse sono, contemporaneamente, chiamate a sostenere l’agire
politico delle reti del volontariato e la creazione ed il rafforzamento di luoghi
di rappresentanza del volontariato, ispirati alla Carta della rappresentanza. Per
tali fini, ogni CSV deve possedere un dimensionamento tale da consentire
dotazioni materiali ed immateriali corrispondenti alle necessità operative e
relazionali.

4. Ogni componente del SistemaCSV, a cui corrisponde un’appartenenza
territoriale plurima, ha un territorio specifico di riferimento giuridicamente
vincolante verso il quale esercita primaria responsabilità. Ogni CSV (e ogni
forma di coordinamento tra CSV) assume una visione progettuale nella quale
interpreta e garantisce la funzione di interfaccia e relazione tra
interlocutori/risorse/istanze locali e interlocutori/risorse/istanze sovra-locali.

5. Nessun territorio (qualsiasi scala si prenda a riferimento) è riducibile ad unum
perché, al suo interno, si presentano molteplicità irriducibili. Ogni territorio è
caratterizzato da disomogeneità e presenta attori contraddistinti anche da
differenze, frammentazioni, contrapposizioni, pluriappartenenze. Ogni
componente del SistemaCSV, rispetto al territorio in cui opera, è segno
distintivo di coesione e rende conto delle sinergie tra le differenziate
soggettività di cui è espressione.

6. Nel SistemaCSV il rapporto tra territori è letto in chiave dinamica,
riconoscendo l’inevitabile interdipendenza e cogliendo il vantaggio
competitivo che si genera sia nelle relazioni verticali (tra territori a scala
differente) che in quelle orizzontali (tra territori a scala analoga). La dialettica
tra i diversi territori prevede che tutti i livelli, esercitando le proprie
responsabilità rispetto al territorio di pertinenza in seno e coerentemente al
SistemaCSV:
– elaborino ed esprimano progettualità;
– intercettino risorse ed avviino processi di sviluppo;
– cooperino tra di loro, coltivando fiducia e dando origine ad un effetto di
moltiplicazione sinergica.

7. All’interno del SistemaCSV, nel rapporto verticale tra territori:
– non può esistere né autonomia assoluta né completa omologazione del
territorio più circoscritto rispetto a quello più ampio;
– lo sviluppo di un territorio trova beneficio da un rapporto di reciprocità
con il territorio più ampio che lo comprende;
– la governance di un territorio (più ampio) trova legittimazione e
radicamento nella partecipazione e nella responsabilità dei territori (più
circoscritti) che esso comprende.

8. Ogni componente del SistemaCSV si riconosce espressione di una base
sociale di cui tutela e promuove l’identità e le funzioni e a cui richiede
coinvolgimento e responsabilità. Ad ogni CSV (e ad ogni forma di
coordinamento tra CSV) è chiesto di contribuire alla crescita del volontariato
nella direzione del radicamento locale nonché nella capacità di azione e
relazione in una prospettiva più ampia, sollecitando responsabilizzazione e
senso di appartenenza.

9. CSVnet favorisce e consente processi comuni di mescolanza (nel linguaggio,
nelle preoccupazioni, nei profili operativi), elabora condizioni e dispositivi di
regolazione, tendenti a trattare le diversità territoriali per consentire la
relazione, la contaminazione e la cooperazione tra CSV e tra i loro livelli di
coordinamento.

10. Il SistemaCSV richiede e facilita relazioni di co-produzione delle sue
componenti le quali non si sostituiscono l’un l’altra ma si rendono
complementari ed integrate. L’appartenenza al SistemaCSV consente di
produrre valore sia per tutte le sue componenti sia per coloro che beneficiano
del loro intervento (in particolare il mondo del volontariato).