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Cascia – “Sa Paradura”, mille pecore dalla Sardegna per una antica usanza solidale

Evento in AGENDA: 1 aprile 2017 - 1 aprile 2017

Oggi 31 marzo 2017 parte dalla Sardegna un traghetto con mille passeggeri speciali: sono le mille pecore donate dai pastori sardi agli allevatori umbri che hanno visto i loro allevamenti distrutti dal terremoto. Le pecore donate dagli allevatori sardi giungeranno a Cascia dove sabato e domenica (1 e 2 aprile) saranno le “protagoniste” inconsapevoli di due giornate di solidarietà, incontri, musica, canti, gemellaggi, degustazioni, esposizioni.

Tutto parte dall’antico istituto de “Sa Paradura” che, su iniziativa di Coldiretti Sardegna e del gruppo musicale sardo degli Istentales, con la collaborazione della sezione sarda di Prociv Italia (in collaborazione con il CSV Sardegna Solidale), del Casiss (Corpo ausiliario di soccorso internazionale san Silvestro), dell’azienda Carni Sarde, Coldiretti Umbria e con il patrocinio del Consiglio regionale della Sardegna e con tante altre associazioni, tornerà a rivivere sbarcando in “Continente”.

“Sa Paradura” viene da lontano nel tempo e nasce come solidarietà concreta, soprattutto nelle comunità barbaricine, verso gli allevatori colpiti da calamità e/o avversità di vario genere (furto, prigionìa, malattia…) che hanno determinato la morìa o la scomparsa del gregge: l’usanza voleva e, in alcune zone, vuole ancora oggi, che ogni pastore/allevatore metta gratuitamente a disposizione di chi ha subìto il danno un capo di bestiame in modo che il gregge possa essere ricostituito e l’attività lavorativa e di sostentamento famigliare riprenda. Solidarietà concreta, appunto, fatta di gesti e azioni solide e solidali.

Gli allevatori sardi, nonostante il momento di grave difficoltà che stanno vivendo a causa dell’irrisorio costo del latte alla produzione, non hanno voluto dimenticare chi sta peggio di loro “esportando” l’usanza de Sa Paradura in Umbria, a Cascia, a favore di pastori e allevatori del Centro Italia colpiti dal terremoto, dove sono a rischio 3.300 posti di lavoro.

“Abbiamo voluto concentrare l’iniziativa su un unico territorio, Cascia e le frazioni – ha dichiarato il presidente regionale di Prociv Italia Emilio Garau – soprattutto perché ci sono molti allevamenti. Quando l’abbiamo presentata gli amministrazione di Cascia sono rimasti meravigliati ignoravano questa nostra usanza. Sono territori che hanno subito molti danni e gli allevatori hanno perso oltre che le strutture anche molti animali”.

La cerimonia di consegna avverrà nell’ambito della Fiera del Capo Lanuto, in programma l’1 e il 2 aprile a Cascia e alla quale presenzieranno, oltre alle organizzazioni promotrici e sostenitrici, anche una folta e qualificata rappresentanza del folclore e della musica sarda.