Giovedì 20 giugno 2019, nella sala consiliare del Comune di Quartu Sant’Elena (via Eligio Porcu 141) dalle ore 9 alle 13, si svolgerà la Giornata mondiale del Rifugiato, organizzata dal SIPROMI (Sistema di protezione per i titolari di protezione internazionale e minori) San Fulgenzio (ex SPRAR), gestito dalla Fondazione Caritas San Saturnino, braccio operativo della Caritas diocesana, e dal Comune di Quartu. «Questa Giornata – spiega il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai – ci ricorda che i rifugiati sono al centro dell’attenzione dell’ONU e quindi dovrebbero essere al centro dell’attenzione di ogni popolo e stato civile. Celebrare questa iniziativa significa ricordare che donne e uomini perseguitati per diversi motivi, dalle guerre e dalle violenze alle diverse forme di povertà, non possono essere abbandonati a se stessi, ma devono essere accolti da quei paesi che vivono maggiore democrazia».
La Giornata, che sarà introdotta dallo stesso direttore Caritas e vedrà i saluti del sindaco di Quartu Stefano Delunas e dell’arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Miglio, «sarà un’opportunità – continua don Lai – per raccontare le storie e i percorsi di integrazione sociale, linguistica, sanitaria, scolastica, lavorativa, realizzati grazie alla Caritas e al Comune, per dimostrare che sono percorsi possibili». Ancora, sarà affrontata la situazione della mobilità umana (dalla protezione internazionale alle altre forme di protezione, come quella sussidiaria) di cui si farà il quadro con il prefetto di Cagliari Bruno Corda, e con il responsabile del settore immigrazione di Caritas Italiana, Oliviero Forti.
Saranno inoltre descritte le progettualità portate avanti in Italia, durante la tavola rotonda “Strade che uniscono: percorsi di vita, lavoro e integrazione”, moderata da Francesco Birocchi (presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna).