se” che i giornali italiani non sono disposti a finanziare. Nel sito dedicato alla campagna di finanziamento scrive: “Il libro che ho in mente racconterà la guerra in Siria e la nascita dello Stato Islamico attraverso un grande progetto di giornalismo narrativo che intrecci l’epica della gente comune alla storia di questi vent’anni di guerre e terrorismo. Perché di Isis si parla ogni giorno, ma in pochi ci hanno davvero capito qualcosa. Chi sono gli uomini e le donne che a migliaia si arruolano per difendere il Califfato? Chi sono i civili rimasti nelle loro città? Ma soprattutto: come si è arrivati a tutto questo? È quello che mi chiedo ed è quello che vorrei provare a raccontare nel libro, mischiando geopolitica e storytelling, analisi e ritratto in una sorta di romanzo del reale.”
Le Associazioni Africadegna, CO.SA.S., Efys con Il Giardino di Clara, già produttori dal basso del film” Io sto con la Sposa”, partecipano alla campagna di finanziamento del progetto diventando uno dei 1342 coeditori del libro” Dawla La storia dello stato islamico raccontata dai suoi disertori”, edito da Mondadori.
“Dawla” in arabo significa “Stato” ed è uno dei modi in cui gli affiliati dello “Stato islamico” chiamano la propria organizzazione. Gabriele Del Grande li ha incontrati durante diversi viaggi in Medio Oriente terminati con il suo arresto in Turchia nel 2017.